TIPOLOGIA: attentato
CAUSE: carica occultata
DATA: 15 settembre 1963
STATO: Alabama
LUOGO: Birmingham, Chiesa Battista
della 16ma strada
MORTI: 4
FERITI: 24
Analisi e ricostruzione a cura di Luigi Sistu
La città di Birmingham, in Alabama, dalla sua fondazione nel 1871 era
diventata rapidamente il centro industriale e commerciale più importante dello
Stato. E con questa repentina crescita era diventata anche una delle città più
discriminatorie e segregate d'America. Siamo negli anni ’60, il Governatore
dello Stato dell’Alabama, George Wallace, è il nemico principale della
desegregazione e Birmingham sta scrivendo uno dei capitoli più forti e violenti
del Ku Klux Klan, un’organizzazione segreta esistente negli Stati Uniti
d’America con finalità politiche e terroristiche a contenuti razzisti i cui
membri in quegli anni si accostano sempre di più a ideali nazionalisti e
discriminatori considerati di estrema destra, quali il razzismo,
l’antisemitismo, l’antipapismo e l’omofobia. Durante il movimento dei Civil
Rights Movement, il movimento sociale i cui obiettivi sono porre fine
alla segregazione razziale e alla discriminazione contro gli
afroamericani per garantire il riconoscimento legale e la protezione federale
dei diritti di cittadinanza elencati nella Costituzione, Birmingham è un importante
sito di proteste, marce e incontri, spesso accompagnati dalla brutalità e delle
forze dell’ordine. Il commissario della polizia della città, Eugene
"Bull" Connor, è noto proprio per questa brutalità nella lotta ai
manifestanti radicali, i membri sindacali e i neri. L’odio nei loro confronti
si era unito negli anni a quello dei cittadini comuni che nulla fanno per
mascherarlo, anzi le bombe artigianali messe dai suprematisti bianchi nelle
case e nelle chiese sono diventate così comuni che il nome della città è
cambiato in "Bombingham". Siamo nel 1963, le chiese locali
dell'Africa Americana, come la Chiesa Battista della 16ma Strada, sono
fondamentali per l'organizzazione di gran parte dell'attività di protesta e molte
di queste manifestazioni cominciano proprio dai gradini di questa chiesa con congregazione
prevalentemente nera. Tutti sono al corrente del fatto che i leader della
protesta scelgano la Chiesa Battista come luogo d’incontro e riunioni e funzioni
religiose sono regolarmente disturbate da telefonate intimidatorie e allarmi
bomba. Dall’altra parte del telefono, i membri del Ku Klux Klan mirano a creare
un panico incontrollato al fine di generare il caos tra i vari gruppi e
sabotare le manifestazioni. È settembre, è venerdì 13, Robert E. Chambliss
detto “Dynamite Bob”, Thomas Blanton, Bobby Frank Cherry e Herman Frank Cash,
all’interno di uno dei locali commerciali del centro cittadino, stanno finendo
di assemblare un ordigno artigianale, uno dei tanti, sì, ma probabilmente il più
micidiale. La bomba è costituita da 15 candelotti di Dinamite per uso
estrattivo, a base attiva, fortemente esplosiva, brevettata dal chimico e
ingegnere svedese Alfred Nobel nel 1867 e composta dalla Nitroglicerina
sintetizzata dal chimico e medico italiano Ascanio Sobrero nel 1847 dalla
Nitrocellulosa, prodotto scoperto dal chimico tedesco Christian Friedrich
Schönbein nel 1846, e miscelata con Nitrocellulosa ad alto contenuto di azoto.
Questi sono collegati a dei detonatori elettrici in un circuito in serie e ad
una batteria di automobile. I detonatori, moderni discendenti di quello inventato
da Julius Smith nel 1876, sono artifizi esplosivi primari contenenti una
piccola quantità di esplosivo secondario, Pentrite, uno degli esplosivi più
potenti, preparata per la prima volta nel 1891 dal chimico tedesco Bernhard
Tollens, innescata a sua volta da pochissimo esplosivo primario, Azoturo di Piombo,
sensibilissimo preparato brevettato dalla Curtis's and Harvey Ltd Explosives
Factory nel 1890. Il circuito dei detonatori è attivato da un dispositivo di
temporizzazione meccanica ad acqua molto semplice ma efficace. Un contenitore pieno
d’acqua ha un capo del circuito collegato ad un galleggiante da pesca mentre il
secondo capo è installato a fine corsa. Quando l’acqua del contenitore,
preventivamente aperto, si esaurirà, il galleggiante arriverà in fondo al
contenitore facendo toccare i due filamenti all’esterno chiudendo il circuito.
Ciò permetterà alla corrente di passare e di conseguenza darà elettricità ai detonatori
innescando i candelotti. Essendo a base di Nitroglicerina, la potenza esplosiva
sarà enorme. Sono le ore 07:00 del 15 settembre, è domenica mattina, l’omelia
non è ancora cominciata ma già 200 persone si trovano all’interno della Chiesa
Battista. La 16a Strada è una meta obbligatoria di molti membri della comunità
prima di andare a lavoro, ma nonostante la via sia trafficata, nessuno si è
accorto di Bobby Frank Cherry che
posiziona un contenitore sul lato est dell’edificio, sotto le gradinate, vicino
al basamento. Dopo aver posato la grande scatola a terra si allontana per
ritornare sul posto alle ore 10:15 assieme a Chambliss, Blanton e Cash. Cherry
scende dalla macchina, si dirige verso la scalinata, si guarda attorno un
momento, apre la scatola, collega la batteria e apre il rubinetto. Il livello
dell’acqua inizia a calare, il meccanismo a tempo è attivo. Con passi veloci si
dirige valla macchina, una Chevrolet del 1957 con una bandiera sudista fissata
all'antenna della radio, dove gli altri lo aspettano col motore acceso. L’auto
si allontana a tutta velocità lasciando sull’asfalto le lunghe strisce nere
degli pneumatici. Alle ore 10:19, una telefonata anonima arriva alla Chiesa
Battista. Carolyn Maull, una ragazza di 15 anni e segretario in carica risponde
alla chiamata. Dall’altro capo del telefono una voce scandisce due parole: “tre
minuti”. In una delle stanze del seminterrato cinque ragazze si preparano per
il servizio religioso, stanno indossando le vesti del coro in vista del sermone
intitolato "Un amore che perdona". La sedicenne Junie Collins è
seduta a leggere la Bibbia mentre osserva Addie Mae Collins, la sorella più
piccola, che lega la fascia del vestito di Carol Denise McNair. Sorride, chiude
il libro e sale al piano superiore dagli altri. Sono le ore 10:22, l'acqua
all’interno del contenitore si esaurisce, il contatto del galleggiante tocca
quello di fondo corsa, il circuito si chiude. L'elettricità della batteria
arriva ai detonatori, la corrente arroventa la resistenza all’interno di ogni
capsula incendiando una miscela infiammabile che attiva l’Azoturo di Piombo. La
Pentrite si innesca, i detonatori esplodono facendo detonare i candelotti. Il
contenitore salta in aria con una velocità di 7.400 metri al secondo producendo
20 mila litri di gas a 4.200 gradi centigradi. L’isolato viene scosso da un
tremendo boato, il lato est dell’edificio viene devastato. L'esplosione
proietta all’esterno mattoni e calcinacci dalla parte anteriore dell'edificio,
le pareti interne crollano in una nuvola di fumo e polvere sul piano interrato
dove le bambine sono scaraventate in aria come bambole di pezza, sbattute
contro il muro e le une sulle altre. Carol Robertson, 14 anni, viene
decapitata, il cranio di Cynthia Wesley, 14 anni, è sfondato da un mattone,
Addie Mae Collins, 14 anni, viene completamente smembrata mentre Denise McNair,
11 anni, viene schiacciata dal crollo delle pareti. Sarah Collins, di 12 anni,
sorella minore di Addie Mae, viene spinta sotto una trave e crivellata da 21
schegge di vetro che le si infilano nel corpo come coltelli. Una pietra le
asporta l’occhio destro, sopravvivrà. Le sedute della chiesa vanno in pezzi e
sono sollevate dal pavimento per un’altezza di 60 centimetri, le statue cadono
e i fedeli sono travolti da legno e pietra. Una nuvola di polvere riempie le
stanze, i parrocchiani, nel panico più totale, fuggono dai portoni anteriori
travolgendosi a vicenda, inciampando sui detriti, ferendosi. In 24 arrivano in
strada grondanti di sangue. L’esplosione apre un varco di 2.5 metri di diametro
nella parte posteriore e un cratere di 1.8 metri di diametro e 2 di profondità
nel salotto del seminterrato. I gradini posteriori spariscono. L’onda d’urto
investe le auto in transito ferendo gli occupanti, travolge quelle in sosta,
raggiunge l'edificio davanti, frantuma le finestre e scardina i telai delle
abitazioni in un raggio di due isolati. All’interno della chiesa le vetrate
finiscono in pezzi. Rimane integra solo una, quella che, paradossalmente,
raffigura Cristo che guida un gruppo di bambini. In pochi minuti tutto il
quartiere si riversa in strada mentre il Pastore, il Reverendo John Cross Jr,
recitando ad alta voce il 23mo salmo, cerca di placare gli animi diventati
accesi alla vista di tale scempio. Dietro le transenne, immobile, sorridente,
come un piromane che ammira soddisfatto il suo rogo, c’è Robert Edward
Chambliss. Quattro bambine sono morte, date in sacrificio affinchè la nazione
assicurasse ai cittadini neri il diritto di voto. La bomba di Birmingham farà
da spartiacque nella storia del movimento per i diritti civili, sotto quasi
tutti gli aspetti segnerà il risveglio della coscienza dell'America bianca da
tempo addormentata e l'effetto sortito dell’attentato dinamitardo sarà
esattamente l'opposto di ciò che i suoi autori avevano programmato. Questa
strage, assieme ad altri tragici eventi che avverranno in quell’anno, sarà
determinante per portare il Presidente Lyndon Johson ad emanare il 2 luglio del
1964 il “Civil Rights Act”, con cui si assicureranno uguali diritti ai neri di
fronte alla legge, vieterà la discriminazione basata sulla razza, il colore
della pelle, la religione, il sesso o le origini in ogni pratica di lavoro,
segnando la fine della diseguale registrazione degli elettori e della
segregazione nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree pubbliche.
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