01 novembre, 2018

Birmingham, Chiesa Battista della 16a Strada, 15 settembre 1963


TIPOLOGIA: attentato
CAUSE: carica occultata
DATA:
15 settembre 1963
STATO: Alabama
LUOGO: Birmingham, Chiesa Battista della 16ma strada
MORTI:
4
FERITI:
24

Analisi e ricostruzione a cura di Luigi Sistu

La città di Birmingham, in Alabama, dalla sua fondazione nel 1871 era diventata rapidamente il centro industriale e commerciale più importante dello Stato. E con questa repentina crescita era diventata anche una delle città più discriminatorie e segregate d'America. Siamo negli anni ’60, il Governatore dello Stato dell’Alabama, George Wallace, è il nemico principale della desegregazione e Birmingham sta scrivendo uno dei capitoli più forti e violenti del Ku Klux Klan, un’organizzazione segreta esistente negli Stati Uniti d’America con finalità politiche e terroristiche a contenuti razzisti i cui membri in quegli anni si accostano sempre di più a ideali nazionalisti e discriminatori considerati di estrema destra, quali il razzismo, l’antisemitismo, l’antipapismo e l’omofobia. Durante il movimento dei Civil Rights Movement, il movimento sociale i cui obiettivi sono porre fine alla segregazione razziale e alla discriminazione contro gli afroamericani per garantire il riconoscimento legale e la protezione federale dei diritti di cittadinanza elencati nella Costituzione, Birmingham è un importante sito di proteste, marce e incontri, spesso accompagnati dalla brutalità e delle forze dell’ordine. Il commissario della polizia della città, Eugene "Bull" Connor, è noto proprio per questa brutalità nella lotta ai manifestanti radicali, i membri sindacali e i neri. L’odio nei loro confronti si era unito negli anni a quello dei cittadini comuni che nulla fanno per mascherarlo, anzi le bombe artigianali messe dai suprematisti bianchi nelle case e nelle chiese sono diventate così comuni che il nome della città è cambiato in "Bombingham". Siamo nel 1963, le chiese locali dell'Africa Americana, come la Chiesa Battista della 16ma Strada, sono fondamentali per l'organizzazione di gran parte dell'attività di protesta e molte di queste manifestazioni cominciano proprio dai gradini di questa chiesa con congregazione prevalentemente nera. Tutti sono al corrente del fatto che i leader della protesta scelgano la Chiesa Battista come luogo d’incontro e riunioni e funzioni religiose sono regolarmente disturbate da telefonate intimidatorie e allarmi bomba. Dall’altra parte del telefono, i membri del Ku Klux Klan mirano a creare un panico incontrollato al fine di generare il caos tra i vari gruppi e sabotare le manifestazioni. È settembre, è venerdì 13, Robert E. Chambliss detto “Dynamite Bob”, Thomas Blanton, Bobby Frank Cherry e Herman Frank Cash, all’interno di uno dei locali commerciali del centro cittadino, stanno finendo di assemblare un ordigno artigianale, uno dei tanti, sì, ma probabilmente il più micidiale. La bomba è costituita da 15 candelotti di Dinamite per uso estrattivo, a base attiva, fortemente esplosiva, brevettata dal chimico e ingegnere svedese Alfred Nobel nel 1867 e composta dalla Nitroglicerina sintetizzata dal chimico e medico italiano Ascanio Sobrero nel 1847 dalla Nitrocellulosa, prodotto scoperto dal chimico tedesco Christian Friedrich Schönbein nel 1846, e miscelata con Nitrocellulosa ad alto contenuto di azoto. Questi sono collegati a dei detonatori elettrici in un circuito in serie e ad una batteria di automobile. I detonatori, moderni discendenti di quello inventato da Julius Smith nel 1876, sono artifizi esplosivi primari contenenti una piccola quantità di esplosivo secondario, Pentrite, uno degli esplosivi più potenti, preparata per la prima volta nel 1891 dal chimico tedesco Bernhard Tollens, innescata a sua volta da pochissimo esplosivo primario, Azoturo di Piombo, sensibilissimo preparato brevettato dalla Curtis's and Harvey Ltd Explosives Factory nel 1890. Il circuito dei detonatori è attivato da un dispositivo di temporizzazione meccanica ad acqua molto semplice ma efficace. Un contenitore pieno d’acqua ha un capo del circuito collegato ad un galleggiante da pesca mentre il secondo capo è installato a fine corsa. Quando l’acqua del contenitore, preventivamente aperto, si esaurirà, il galleggiante arriverà in fondo al contenitore facendo toccare i due filamenti all’esterno chiudendo il circuito. Ciò permetterà alla corrente di passare e di conseguenza darà elettricità ai detonatori innescando i candelotti. Essendo a base di Nitroglicerina, la potenza esplosiva sarà enorme. Sono le ore 07:00 del 15 settembre, è domenica mattina, l’omelia non è ancora cominciata ma già 200 persone si trovano all’interno della Chiesa Battista. La 16a Strada è una meta obbligatoria di molti membri della comunità prima di andare a lavoro, ma nonostante la via sia trafficata, nessuno si è accorto di  Bobby Frank Cherry che posiziona un contenitore sul lato est dell’edificio, sotto le gradinate, vicino al basamento. Dopo aver posato la grande scatola a terra si allontana per ritornare sul posto alle ore 10:15 assieme a Chambliss, Blanton e Cash. Cherry scende dalla macchina, si dirige verso la scalinata, si guarda attorno un momento, apre la scatola, collega la batteria e apre il rubinetto. Il livello dell’acqua inizia a calare, il meccanismo a tempo è attivo. Con passi veloci si dirige valla macchina, una Chevrolet del 1957 con una bandiera sudista fissata all'antenna della radio, dove gli altri lo aspettano col motore acceso. L’auto si allontana a tutta velocità lasciando sull’asfalto le lunghe strisce nere degli pneumatici. Alle ore 10:19, una telefonata anonima arriva alla Chiesa Battista. Carolyn Maull, una ragazza di 15 anni e segretario in carica risponde alla chiamata. Dall’altro capo del telefono una voce scandisce due parole: “tre minuti”. In una delle stanze del seminterrato cinque ragazze si preparano per il servizio religioso, stanno indossando le vesti del coro in vista del sermone intitolato "Un amore che perdona". La sedicenne Junie Collins è seduta a leggere la Bibbia mentre osserva Addie Mae Collins, la sorella più piccola, che lega la fascia del vestito di Carol Denise McNair. Sorride, chiude il libro e sale al piano superiore dagli altri. Sono le ore 10:22, l'acqua all’interno del contenitore si esaurisce, il contatto del galleggiante tocca quello di fondo corsa, il circuito si chiude. L'elettricità della batteria arriva ai detonatori, la corrente arroventa la resistenza all’interno di ogni capsula incendiando una miscela infiammabile che attiva l’Azoturo di Piombo. La Pentrite si innesca, i detonatori esplodono facendo detonare i candelotti. Il contenitore salta in aria con una velocità di 7.400 metri al secondo producendo 20 mila litri di gas a 4.200 gradi centigradi. L’isolato viene scosso da un tremendo boato, il lato est dell’edificio viene devastato. L'esplosione proietta all’esterno mattoni e calcinacci dalla parte anteriore dell'edificio, le pareti interne crollano in una nuvola di fumo e polvere sul piano interrato dove le bambine sono scaraventate in aria come bambole di pezza, sbattute contro il muro e le une sulle altre. Carol Robertson, 14 anni, viene decapitata, il cranio di Cynthia Wesley, 14 anni, è sfondato da un mattone, Addie Mae Collins, 14 anni, viene completamente smembrata mentre Denise McNair, 11 anni, viene schiacciata dal crollo delle pareti. Sarah Collins, di 12 anni, sorella minore di Addie Mae, viene spinta sotto una trave e crivellata da 21 schegge di vetro che le si infilano nel corpo come coltelli. Una pietra le asporta l’occhio destro, sopravvivrà. Le sedute della chiesa vanno in pezzi e sono sollevate dal pavimento per un’altezza di 60 centimetri, le statue cadono e i fedeli sono travolti da legno e pietra. Una nuvola di polvere riempie le stanze, i parrocchiani, nel panico più totale, fuggono dai portoni anteriori travolgendosi a vicenda, inciampando sui detriti, ferendosi. In 24 arrivano in strada grondanti di sangue. L’esplosione apre un varco di 2.5 metri di diametro nella parte posteriore e un cratere di 1.8 metri di diametro e 2 di profondità nel salotto del seminterrato. I gradini posteriori spariscono. L’onda d’urto investe le auto in transito ferendo gli occupanti, travolge quelle in sosta, raggiunge l'edificio davanti, frantuma le finestre e scardina i telai delle abitazioni in un raggio di due isolati. All’interno della chiesa le vetrate finiscono in pezzi. Rimane integra solo una, quella che, paradossalmente, raffigura Cristo che guida un gruppo di bambini. In pochi minuti tutto il quartiere si riversa in strada mentre il Pastore, il Reverendo John Cross Jr, recitando ad alta voce il 23mo salmo, cerca di placare gli animi diventati accesi alla vista di tale scempio. Dietro le transenne, immobile, sorridente, come un piromane che ammira soddisfatto il suo rogo, c’è Robert Edward Chambliss. Quattro bambine sono morte, date in sacrificio affinchè la nazione assicurasse ai cittadini neri il diritto di voto. La bomba di Birmingham farà da spartiacque nella storia del movimento per i diritti civili, sotto quasi tutti gli aspetti segnerà il risveglio della coscienza dell'America bianca da tempo addormentata e l'effetto sortito dell’attentato dinamitardo sarà esattamente l'opposto di ciò che i suoi autori avevano programmato. Questa strage, assieme ad altri tragici eventi che avverranno in quell’anno, sarà determinante per portare il Presidente Lyndon Johson ad emanare il 2 luglio del 1964 il “Civil Rights Act”, con cui si assicureranno uguali diritti ai neri di fronte alla legge, vieterà la discriminazione basata sulla razza, il colore della pelle, la religione, il sesso o le origini in ogni pratica di lavoro, segnando la fine della diseguale registrazione degli elettori e della segregazione nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle aree pubbliche.

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